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Storia di George Eastman
fondatore della Kodak

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POPULAR PHOTOGRAPHY dell'aprile 1960 (Versione italiana) - Guida pratica per il ritratto

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Nobili, vescovi, mercanti e pellegrini
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Le trasformazioni fonetiche avvenute nella parlata di Genova sono un segno inequivocabile del dinamismo espresso dalla città durante i secoli della Repubblica. A Genova il dialetto è una lingua viva, che oggi viene insegnata anche nelle scuole...

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"Per tetto un cielo di stelle e
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George Eastman, un impiegato di banca che si definiva «fotografo dilettante»

Nel 1887, un ventitreenne aiuto contabile di una banca di Rochester, nello stato di New York, decise di prendersi una vacanza per visitare l'esotico paese di Santo Domingo. Per documentare il viaggio, un amico meccanico gli consigliò di effettuare delle riprese fotografiche. Fu allora che l'intraprendente bancario decise di investire 5 dollari nell'acquisto di un corso di fotografia e nella

FOTOGRAFARE del dicembre 1980 - Speciale su George Eastman nel centenario di fondazione della Kodak

relativa attrezzatura.
Iniziò così la fantastica avventura di George Eastman, il fondatore della Kodak, la più importante industria fotografica del mondo.
Purtroppo per lui, a Santo Domingo non ci andò mai ma la sfrenata passione per l'apparecchio fotografico gli entrò subito nel sangue tanto che cercò di imparare tutto al più presto e di proporsi, in seguito, per semplificare i processi fotografici. Nel tempo libero Eastman dovette dedicarsi allo studio del francese e del tedesco perché, all'epoca, i più importanti testi sulla materia erano scritti in queste due lingue.

George Eastman in un ritratto fotografico giovanile

Nel 1878 lesse in un articolo del British Journal of Photography dell'esistenza di un nuovo tipo di lastre asciutte che potevano essere ricoperte in precedenza, che conservavano la loro sensibilità nel tempo e pertanto potevano essere adoperate in qualsiasi momento. In precedenza, il fotografo doveva preparare la lastra subito prima dell'uso, ed esporla mentre ancora umida (procedimento al collodio umido). Per le fotografie in esterni bisognava avere appresso una tenda, l'acqua e le altre

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cose necessarie.
Sulle lastre asciutte Eastman basò la sua fortuna perché intuì subito che all'orizzonte poteva profilarsi un proficuo mercato, con produzione di massa e a modico prezzo. Nel 1879, dopo avere passato molto tempo libero e notti insonni a sperimentare

formule, fece suo un dispositivo per ricoprire meccanicamente le lastre di vetro con emulsione di gelatina (inventato da W.R. Lake). Nacque così la prima produzione di massa delle lastre fotografiche. Eastman si recò a Londra (che all'epoca era il centro mondiale sia della finanza che della tecnologia fotografica) con i disegni della sua invenzione e ne ottenne il primo brevetto inglese. L'anno successivo fu la volta di quello americano.

L'impero di un grande filantropo con la giusta filosofia del successo

La carriera fotografica di George Eastman iniziò in un glorioso periodo dell'espansione industriale degli USA contraddistinto dai robber barons, i «finanzieri canaglie» che si muovevano in un ambiente di lupi e volponi i quali, molto spesso, cercavano di spacciarsi per illuminati filantropi. Ma il fondatore della Kodak non era certo un agnello e seppe destreggiarsi con disinvoltura in quel mondo.

Su di lui così si espresse C.K. Mees: "Mr. Eastman amava definirsi un «fotografo dilettante». Il carattere più rappresentativo sta nel termine «dilettante»! Gli scrittori, a volte, dimenticando le nozioni del loro soggetto descrivono con disprezzo lo «scienziato dilettante». Questi critici presumono che il termine dilettante sia sinonimo di principiante, invece di significare - come è in effetti - una persona che fa una cosa per amore di farla. La gente fa le cose per svariati motivi: per guadagnarsi il pane, per ottenere lusso e ricchezza, per ottenere il

GENOVA 1870 - Fotografia della Stazione Principe realizzata da Francesco Ciappei con la tecnica del «collodio umido»

potere o per l'approvazione dei propri simili; tuttavia le cose che riescono meglio sono quelle fatte per la gioia di farle". Quali sono dunque i principali elementi che hanno reso possibile la formazione di un impero come quello della multinazionale Kodak?
In primis è necessario dare un'occhiata ai quattro principi base stabiliti da Eastman, vale a dire: 1) Produzione di massa a basso costo, 2) Distribuzione a livello internazionale; 3) Dare risalto pubblicitario ai prodotti; 4) Indagare e soddisfare i bisogni dei consumatori. A questi principi guida furono successivamente aggiunte tre direttive d'azione: a) accelerazione dello sviluppo e crescita mediante ricerca continua; b) equo e liberale trattamento dei dipendenti; c) reinvestimento dei profitti per consolidare, estendere e diversificare l'impresa. Infine Eastman intuì subito con genialità l'importanza che avrebbe avuto la scienza nell'industria della fotografia.
A tale proposito, rappresentò un fatto eccezionale l'ingaggio avvenuto nel 1886 del chimico Reichembach: era la prima volta che un industriale assumeva uno scienziato affinché dedicasse l'intero suo tempo nella ricerca a spese del padrone, e senza alcuna limitazione nelle sue ricerche.
Come datore di lavoro fu un pioniere nel generoso trattamento dei dipendenti e nel miglioramento

Fotocamera KODAK tipo box del 1888, antesignana di tutte le macchine fotografiche
delle condizioni di lavoro nelle fabbriche. Fu anche il primo a rendere i suoi subalterni compartecipi ai profitti della compagnia. Attingeva ad un fondo personale per premiare periodicamente i lavoratori più solerti e ingegnosi, ma l'abilità di servirsi del talento dei collaboratori costituì solo una parte del talento di Eastman. Da autentico capitano d'industria, diventò uno dei più grandi filantropi americani e, per tutta la sua vita ebbe un unico credo, quello del monopolio. Le sue azioni erano sempre intraprese in un quadro che prevedeva il controllo assoluto del mercato della fotografia...

E' impossibile elencare tutti i primati di cui è stata protagonista la Kodak, ma quello più impressionante rimane certamente la sua diffusione. Pensate che in un paio di paesi come le Fiji e Samoa, nella lingua locale, il nome Kodak significa «fotografia».
Nella luminosa storia di George Eastman rimane solo un punto d'ombra: la misteriosa fine. I particolari sono infatti ammantati di segreto. Sembra che nel 1932, all'età di 78 anni, George Eastman fosse affetto da una dolorosa «malattia incurabile». Si sparò un colpo alla testa, dopo aver scritto su un biglietto: "La mia opera è compiuta: perché aspettare ancora?".

Le tappe più significative della vita di George Eastman e della Kodak

1880 - Ad aprile George Eastman inizia a mettere in commercio le lastre fotografiche asciutte prodotte in un locale affittato a Rochester.

1881 - A gennaio nasce la società «Eastman Dry Plate Company», formata da Eastman e dall'amico Henry A. Strong. A marzo hanno già sei impiegati. Pochi mesi dopo Eastman abbandona il posto in banca, mantenuto fino ad allora, per dedicarsi completamente alla sua nuova impresa.

1882 - I fotografi lamentano la perdita di sensibilità delle lastre. Eastman deve controllare tutto il materiale messo in commercio, promettendo di rimpiazzare quello difettoso. Nel frattempo chiude la fabbrica perché sapeva già che il tempo affievoliva la sensibilità dell'emulsione, ma non poteva spiegarsi l'impossibilità di ottenere emulsioni stabili da formule di provato successo. Dopo oltre 450 esperimenti falliti si imbarca per l'Inghilterra con il suo socio Strong. Ben presto i due scoprono che il difetto è dovuto ad una spedizione di gelatina avariata. Ritornano subito negli Stati Uniti, riaprono la fabbrica e la produzione riprende. Eastman capì subito che la sensibilità dell'emulsione dipendeva dalla gelatina, ma dovettero passare più di quarant'anni perché uno dei suoi ricercatori (Sheppard, 1925) riuscisse a scoprire che la qualità fotografica della gelatina... dipende dalla dieta delle vacche dalle quali essa è stata tratta. Una volta, in una conferenza, Mees disse che se le vacche non mangiassero senape... allora non esisterebbe il cinema. Dopo quella scoperta la Kodak creò degli allevamenti bovini in Argentina e si mise pure a vendere carne in scatola.
Copertina del volume KODAK - FOTOGRAFIA, Arte e Tecnica (Armando Curcio Editore)

1883 - La «Eastman Dry Plate Co.» si trasferisce in un edificio di quattro piani al 343 State Street di Rochester. I quartieri generali della Kodak sono ancora a questo indirizzo, ma ora l'edificio ha 19 piani (1980).

1884 - Cambia la struttura amministrativa: nasce una società per azioni col nome di «Eastman Dry Plate & Film Company». Strong è il presidente e Eastman il tesoriere. Inizia la produzione della carta negativa Eastman che consisteva in un'emulsione fotosensibile su carta che, dopo lo sviluppo, trattata con olio di ricino caldo diventava abbastanza trasparente da permettere la stampa. Eastman e un socio (W. H. Walker) inventano un contenitore a rullo per carta negativa. Tale accorgimento consentiva l'uso di rulli di carta negativa su normali apparecchi a lastra.
1885 - Compare l'«Eastman American Film» dove, a differenza della carta negativa, troviamo un supporto temporaneo di pellicola su carta. Dopo lo sviluppo la crta veniva strappata lasciando una sottile pellicola negativa che veniva montata su vetro o spessa gelatina per la stampa.
1886 - George Eastman diventa il primo industriale americano che impiega a tempo pieno uno scienziato a fini di ricerca: si tratta del chimico H. M. Reichembach, che ha il compito di realizzare un supporto flessibile e trasparente per la pellicola.
1887 - Sorgono le prime controversie tra la Eastman e la E. & H. T. Anthony & Co. (colosso dell'industria fotografica Usa) che fin dal 1880 era stata demandata alla distribuzione commerciale del materiale Eastman. Le battaglie legali dureranno fino al 1914.
1888 - Nasce il nome Kodak. Eastman era alla ricerca di un marchio di fabbrica distintivo. La lettera «K» era una delle sue favorite; dopo aver preso in esame un gran numero di combinazioni di lettere che formassero una parola iniziante e terminante con la «K», alla fine scelse il nome «Kodak». A Eastman è anche dovuto il celebre slogan: "Premete il bottone, noi faremo il resto", riferito al nuovo apparecchio posto in commercio (vedi foto soprastante). La fotocamera ed il film esposto venivano rispediti alla Kodak che, per altri 10 dollari, effettuava sviluppo, stampa e ricarica.
1889 - Appare sul mercato la prima pellicola trasparente commerciale. Perfezionata dal chimico assunto da Eastman, impiega un supporto flessibile di nitrocellulosa. La disponibilità di tale film in rulli di notevole lunghezza rese possibile la realizzazione e lo sviluppo da parte di Edison della cinematografia.
Nello stesso anno viene fondata la nuova società «The Eastman Company», con un capitale di un milione di dollari; anche a Londra sorge una nuova compagnia per il controllo delle vendite.
1890 - La Kodak immette sul mercato il primo apparecchio pieghevole che consente 48 fotografie del formato 10x12,5 cm. La pubblicità annuncia che la macchina fotografica può essere acquistata in 7 stili diversi.
1891 - Fa la sua comparsa il primo apparecchio fotografico con pellicola caricabile in luce diurna.
1896 - Un anno dopo la scoperta dei «raggi X», la Eastman Kodak stipula un accordo per la produzione di materiale sensibile per il nuovo procedimento.
1898 - Entra in produzione la «Folding Pocket Camera», che è il primo apparecchio completamente in metallo e di dimensioni ridotte, che rimarranno standard per molti decenni.
1889 - Grazie ad un nuovo dispositivo a rullo, vengono prodotte in continuo pellicole in bobine lunghe fino a 300 metri. Della cosa si avvantaggierà in modo significativo la nascente industria cinematografica.
1900 - Trionfale apparizione della famosa «Brownie Camera», dal costo di un solo dollaro e la sua pellicola 15 centesimi. All'epoca erano già stati immessi in circolazione oltre 100.000 apparecchi Kodak.
1908 - La produzione di pellicole conosce un progresso tecnico significativo: la l'acetato di cellulosa sostituisce la nitrocellulosa, che è altamente infiammabile.
1917 - Viene sviluppata la prima fotocamera per la fotografia aerea.
1923 - Debutta il formato cinematografico 16 mm.
1928 - Introduzione del Kodakolor 16 mm (primo film a colori) e della prima apparecchiatura per microfilm.
1932 - George Eastman si toglie la vita in circostanze misteriose, all'età di 78 anni. Si dice che l'industriale fosse molto provato dai forti dolori dovuti ad una malattia incurabile.
1935 - Viene immessa sul mercato la pellicola Kodachrome 35 mm.
Sintesi e adattamento da "FOTOGRAFARE" del dicembre 1980
 
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